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Il Sator Private Equity Fund si propone di creare valore perseguendo opportunità di ristrutturazione e turnaround aziendale in Italia, con un particolare focus sul settore dei servizi finanziari. Il team di gestione del Fondo nasce come uno “spin off” del management team di Capitalia, guidato da Matteo Arpe, che è stato protagonista di una delle più importanti storie di ristrutturazione e creazione di valore in Europa.

Team

I professionisti del team di gestione hanno lavorato insieme negli ultimi sei anni creando un team coeso e collaudato, affrontando sfide manageriali impegnative e condividendo i medesimi valori professionali ed umani.

Il team è composto da 10 professionisti che presentano competenze complementari lungo l’intera catena del valore del Private Equity, dalla individuazione delle opportunità fino alla gestione operativa degli investimenti ed alla successiva uscita.

L’organo decisionale del team è il comitato di investimenti composto da Fabio Candeli, Francesca Sabatini, Maria Rita Scolaro e Francesco Forghieri.

Oltre ad una consolidata esperienza sui mercati finanziari, il team ha  un indiscusso track record nelle ristrutturazioni societarie sia nel settore finanziario che in quello industriale, avendo partecipato direttamente ad alcune delle più importanti operazioni di turnaround realizzate in Italia nell'ultimo decennio.
Il team di Private Equity si avvarrà inoltre delle competenze di altri professionisti del Gruppo Sator nell’ambito legale, contabile, fiscale, di governance e del controllo di gestione, e nelle relazioni con gli investitori.

Approccio e processo di investimento

Sator ricerca opportunità di investimento in cui ritiene di poter "fare la differenza". L’approccio  del fondo di Private Equity replica quanto il team è stato in grado di fare con successo in passato: interventi aziendali finalizzati ad ottenere miglioramenti operativi e di crescita tramite un forte coinvolgimento manageriale. Sator ritiene che siano queste le principali fonti di creazione del valore in un contesto di mercato caratterizzato da una ridotta propensione alla leva finanziaria. 

Principali elementi della strategia:

  • Coinvolgimento manageriale:
        • notevoli competenze nella gestione di situazioni complesse e nel cambiamento attraverso miglioramenti operativi;
        • network di manager e talenti esterni al quale il team può accedere a supporto della gestione delle società acquisite, oltre ad un eventuale coinvolgimento diretto dei membri del team nelle situazioni più complesse;
        • riconosciuta competenza nel rapporto con le principali controparti dei processi di ristrutturazione (es. sindacati, autorità competenti).
  • Deal flow relazionale:
        • relazioni privilegiate, competenze settoriali e territoriali, reputazione e credibilità sono alla base del deal flow al quale il team avrà accesso;
        • possibilità di cercare, riconoscere, ma anche di creare, opportunità d’investimento uniche, altrimenti non disponibili sul mercato.
  • Influenza nella governance:
        • acquisizione di quote di maggioranza o di controllo congiunto al fine di esercitare l’influenza necessaria a realizzare cambiamenti strategici, strutturali ed operativi.
        • possibilità di mettere a disposizione di imprenditori e co-investitori, oltre al puro capitale, un’ampia gamma di competenze strategiche e tecniche che vanno dalla gestione operativa diretta, alla pianificazione e controllo, agli aspetti legali ed amministrativi, alla gestione finanziaria.

Il Fondo prevede di effettuare da 6 a 10 investimenti concentrati in opportunità legate, in particolare, a situazioni in ristrutturazione, ad aziende familiari in fase di disequilibrio, ovvero forte crescita o passaggio generazionale, ad aziende la cui quotazione sia stata significativamente penalizzata dalla crisi dei mercati, ed a situazioni risultanti dall'attuale dinamica strutturale del settore dei servizi finanziari.